Perché si dovrebbe farlo ?
- Perché magari il beneficiario della donazione trova difficoltà a venderla, per le note problematiche sulla possibilità che la donazione sia soggetta ad attacchi da parte di figli non conosciuti, di azioni di revoca per ingratitudine, da azioni giudiziarie di riduzioni di legittima o restituzioni, avanzate da legittimari pretermessi
- O anche perché si vuole proprio evitare che il legittimario pregiudicato possa poi attaccare i beneficiari al trapasso del donante
A livello fiscale di deve pagare un’imposta proporzionale ?
- No: se la risoluzione è senza corrispettivo si deve pagare solo una modesta imposta fissa (RISOLUZIONE N. 20/E dell’Agenzia delle Entrate)
- Attenzione alla tassazione della plusvalenze ex art. 67 e 68, comma 1, del TUIR, tra il costo di acquisto (inteso come quello sostenuto dal donante) e quello di cessione infraquinquennale, se la retrocessione è onerosa (si considera il quinquennio dalla data di acquisto del donante e la data dell’atto di donazione)
Da quando si torna proprietari dell’immobile ?
- Quando si risolve per mutuo consenso una donazione si dice: “abbiamo scherzato”, ridammi casa mia
- Dunque, gli effetti prodotti dall’originario contratto sono eliminati, per volontà delle parti, ab origine.
- Allora si può porre un problema relativo a tutti quei rapporti che nel periodo di vigenza della donazione sono stati gestiti dal donatario, che ha incassato affitti, pagato le tasse (si spera), compiuto atti giuridici da proprietario del bene (quale era a tutti gli effetti)
- Non si può chiedere al fisco di restituire le tasse pagate per la donazione
Se poi vendo il bene che è tornato mio e do’ i soldi ai precedenti donatari, devo pagare delle tasse
- In effetti, quando si presta il consenso alla risoluzione di una donazione, lo si fa pensando che il bene perso torni sotto forma di soldi (quando si tratta di immobili e di danari pochi hanno voglia di dire: “abbiamo scherzato”
- In quel caso attenzione, anche i soldi dati con bonifico costituiscono una donazione (nulla per difetto di forma ma sempre una donazione), sulla quale occorre pagare le tasse, tranne le franchigie di legge tra alcuni parenti (e il coniuge, che non è un parente, ma non si sa se sia di più o di meno di un parente, forse dipende dai momenti della vita)
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